Dizionari AntichiLettera C - pag. 13
crotaloNon era propriamente che una Canna fessa, la quale faceva un certo remore quando agitavasi: ma per una accezione generale s'intendeva ordinariamente per Crotalo ogni Istrumento, che tramandava un suono battendolo.
Così Eustazio dà quel nome a ogni vaso, o di terra, o di legno, o di rame, che si teneva in mano per trarne del suono.
cubiculumPrincipis. Era la Loggia dell'Imperatore alli spettacoli del Circo.
cucullusSignificava presso i Romani una specie di cappuccio, che copriva la testa, e le spalle.
culeusEra la Misura più grande pei liquidi presso i Romani, e conteneva venti Anfore.
cultariusSi dava tal nome a quello, che dopo averne ricevuto l'ordine colpiva la vittima ne' Sagrifizj, con una Scure, o con una Clava, e scannava al momento (Vedi
Agoni, Popi).
cunei(vale a dire Angoli). Eran così detti certi posti dell'Anfiteatro (Vedi
Anfiteatro).
curuleQuesta parola viene da
Currus o Cocchio su cui il Magistrato era portato assiso nella sua Sedia, o da
curvus, curvato, ricurvo, perchè i piedi della Sedia erano piegati o curvati all'indentro.
custodesNegli affari di gran momento, in cui trattavasi di crear Magistrati, far nuove Leggi, o altre cose, che fossero d'importanza per la Repubblica Romana, i Cittadini davano i loro suffragj per mezzo di tavolette o schede, che gettavano in un paniere. Questi suffragi venivan contati da persone della prima distinzione, e di una probità conosciuta, i quali assumevano il titolo di
Custodes: questi prendevano dal paniere i biglietti o tavolette, segnando sopra un'altra tavoletta tanti punti quanti voti vi erano sì in favore che contro.
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